Poeta e autore teatrale italiano. Fratello di Ippolito, fece parte del Maggior
Consiglio di Venezia e fu podestà di Vicenza nel 1788-89. A causa della
sua adesione alle idee rivoluzionarie francesi, fu costretto all'esilio, e si
rifugiò a Parigi (1793). Tornato in Italia fu uno dei consiglieri della
Repubblica Cisalpina e, al tempo del Regno Italico, partecipò al corpo
legislativo. Ostile alla dominazione austriaca, compose rime politiche a
carattere patriottico: l'ode
La Repubblica cisalpina (1797) e
Le ombre
napoletane (1883), in onore dei martiri della Rivoluzione del 1799. Scrisse
inoltre 12 tragedie di tipo alfieriano, pubblicate nel 1804-05, con il titolo di
Componimenti italiani, che rivelano una predilezione per il carattere
patetico e spettacolare:
Mastino I della Scala;
I coloni di
Candia;
Orso Ipato;
Agrippina;
Cianippo;
I
Baccanali;
Adelina e Roberto;
Il salto di Leucade;
Ginevra
di Scozia;
Elena e Gerardo;
Donna Caritea regina di Spagna;
Cincinnato (Verona 1751-1812).